Spl a rilevanza economica, da Anac la nuova piattaforma digitale per la trasparenza

Tabella dei Contenuti

Disponibili anche gli schemi tipo circa la scelta del modello e la motivazione qualificata per l’in-house

Resa disponibile da Anac la piattaforma digitale diretta a facilitare l’obbligo di trasparenza degli enti pubblici con riguardo gli affidamenti dei Spl compresa la relazione periodica relativa alle verifiche e vigilanza da parte degli enti affidanti. A seguito dell’entrata in vigore del Dlgs 201/ 2022 il Legislatore ha attribuito all’Autorità Nazionale Anticorruzione, in un’ottica di una maggiore trasparenza, il compito di pubblicare la documentazione degli enti locali relativa ai contratti di affidamento e alla gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
La piattaforma digitale per i Spl, creata ad hoc dall’Autority e in funzione dal 18 luglio scorso, ha lo scopo di raccogliere in un unico archivio la documentazione sulle procedure di affidamento e sulla gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, per semplificarne la consultazione e la comparazione e rafforzarne la trasparenza. Sull’importante novità si è espresso anche il Presidente Busia: «Oggi la nostra legislazione prevede che ci sia un obbligo di trasparenza, attuato in maniera disarticolata e gravosa dalle varie amministrazioni. Anac sta lavorando, invece, per realizzare una Piattaforma unica della trasparenza, di cui quello attuato oggi è il primo passo. L’obiettivo è di consentire alle pubbliche amministrazioni di caricare direttamente i dati in un unico luogo virtuale, accessibile a chiunque, rendendo disponibile una quantità maggiore e più puntuale di informazioni, in maniera semplificata, ma facilmente fruibile e confrontabile».

Istruzioni per l’uso

I responsabili unici del procedimento (Rup ), in maniera guidata, potranno, tramite la piattaforma digitale ed in luogo dell’utilizzo della Pec, inviare ad Anac la documentazione assolvendo l’obbligo di pubblicazione e di trasparenza legata alle operazione di costituzione e di affidamento dei Spl.
Per facilitare la registrazione e l’utilizzo della piattaforma, Anac ha messo a disposizione degli Enti il “Manuale Utente” che spiega tutti i diversi passaggi da seguire e che, in particolare, richiama i principali documenti che sono richiesti ai fini dell’adempimento dell’obbligo di trasparenza e, dunque:

      • La deliberazione, se del caso, di istituzione del servizio pubblico locale (articolo 10, comma 5);

      • La relazione contenente la valutazione finalizzata alla scelta della modalità di gestione del servizio e della definizione del rapporto contrattuale (articolo 14, comma 3);

      • La deliberazione di affidamento del servizio a società in house (articolo 17, comma 2) per affidamenti sopra soglia del servizio pubblico locale;

      • Il contratto di servizio sottoscritto dalle parti (articolo 31, comma 2);

      • La relazione contenente le verifiche periodiche sulla situazione gestionale (articolo 30, comma 2).

    Nell’ambito della documentazione, sopra richiamata, viene richiesto al Rup di fornire un dettaglio di informazioni obbligatorie circa:

        • La tipologia del servizio da affidare secondo i valori resi disponibili, quali, ad esempio, tra i principali: Tpl, Rifiuti, Sii, Farmacie, illuminazione pubblica, varie tipologie ed altro;

        • La modalità di gestione tra quelle previste all’articolo 14, comma 1 del Dlgs 201/ 2022 ovvero sia:
          a) l’affidamento mediante procedura ad evidenza pubblica;
          b) l’affidamento tramite società in-house;
          c) l’affidamento tramite società mista;
          d) la gestione in economia da parte dell’Ente;
          e) l’affidamento tramite azienda speciale;

        • Gli elementi che individuano i rapporti: le parti coinvolte e l’importo dell’affidamento;

        • Il Pef per i servizi a rete;

        • La data di inizio/fine contratto che diventa obbligatoria al momento della pubblicazione della deliberazione di affidamento o del contratto di affidamento.

      Sempre allo scopo di orientare l’azione degli enti interessati verso comportamenti uniformi e conformi alla normativa vigente nonché di fornire suggerimenti utili a snellirne l’operato degli Enti, favorendo la diffusione di best practices, l’Anac ha anche elaborato e reso disponibili i seguenti “schemi tipo”:

          • Relazione sulla scelta della modalità di gestione del servizio pubblico locale, come previsto dall’articolo 14, comma 3;

          • Motivazione qualificata richiesta dall’articolo 17, comma 2, in caso di affidamenti diretti a società in house di importo superiore alle soglie di rilevanza europea in materia di contratti pubblici.

        Gli schemi tipo di relazione

        Con riguardo ai due schemi di relazione, sopra indicati, tra le principali novità introdotte dalla norma, e su cui Anac riserva gli enti nel prestare maggiore attenzione per una più opportuna motivazione della scelta compiuta, assumono notevole importanza i seguenti principali aspetti:

            • L’individuazione degli obiettivi finali previsti dal servizio, in termini di condizioni economiche, nonché di standard tecnici, livelli quantitativi e qualitativi – che dovranno essere misurabili, monitorabili e facilmente comprensibili e verificabili dagli utenti – da confrontare con gli indicatori di cui agli articoli 7 e 8 del Dlgs 201/ 2022;

            • I Risultati prevedibilmente attesi della modalità di gestione prescelta, avendo riguardo agli effetti sulla finanza pubblica, sulla qualità del servizio, sui costi per l’ente locale, e per gli utenti ove possibile, sugli investimenti; il tutto tenuto conto di opportune verifiche di comparazione di mercato, anche sulla base degli indicatori di cui sopra, con i risultati ottenibili attraverso le opzioni alternative disponibili nonché dei risultati dell’eventuale gestione precedente del medesimo servizio;

            • Il Pef, per i servizi a rete, che deve contenere:
              a) la proiezione, per il periodo di durata dell’affidamento, dei costi e dei ricavi, degli investimenti e dei relativi finanziamenti;
              b) l’assetto economico-patrimoniale della società, la dimensione del capitale proprio investito e dell’ammontare dell’indebitamento, in caso di affidamento in house;
              c) l’illustrazione del livello di remunerazione del capitale investito riconosciuta nel contratto di servizio (ad esempio WACC – Weighted Average Cost of Capitai).

          Conclusioni

          La riforma dei Servizi Pubblici, entrata in vigore dal 1 gennaio 2023, sta prendendo forma anche grazie alla nuova piattaforma Anac che, a partire dal 18 luglio 2023, cambia le modalità con cui gli enti devono trasmettere la documentazione all’Autorità relativamente alla gestione ed a tutti gli adempimenti legati ai Spl a rilevanza economica, a partire dalla scelta del modello gestionale sino alle verifiche periodiche che competono agli Enti che, in base alla nuova normativa, saranno chiamati ad esercitare un effettivo controllo e vigilanza – adeguatamente dimostrabile e supportati da elementi oggettivi – sui servizi comunque affidati.

          NT+ Enti Locali & Edilizia” – IlSole24Ore
          del 28 Luglio 2023
          Ciro D’Aries e Alberto Ventural

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